Per cominciare...

REFLEX - NON REFLEX: normalmente si pensa che ciò che distingue le macchine professionali da quelle di uso comune sia questa caratteristica. In realtà ciò che distingue i due tipi di macchina è il modo in cui raddrizzano l'immagine catturata dall'obiettivo. Come l'occhio umano infatti, l'obiettivo fotografico cattura la luce che, nel passare attraverso l'obiettivo, viene 'ribaltata':
La reflex permette di vedere l'immagine raddrizzata grazie ad un gioco di specchi per riflessione. Le macchine digitali invece necessitano di un software che faccia questa operazione sull'immagine registrata. Non c'è quindi differenza di qualità, ma solo in velocità (la reflex è più veloce).
PARLANDO DI OBIETTIVI: l'obiettivo nella macchina fotografica è legato principalmente alla lunghezza focale, ovvero alla messa a fuoco dei soggetti da fotografare. Si parla di solito di grandangolo e teleobiettivo. Il primo viene utilizzato solitamente per panorami e grandi soggetti: ha maggiore profondità di campo che consente di far spiccare i soggetti rispetto allo sfondo, creando però una forte distorsione ai lati. Il teleobiettivo invece ha profondità di campo minore, che consente di riprodurre fedelmente le proporzioni dei soggetti fotografati (utilizzato soprattutto per ritratti ecc..) ma tente a togliere profondità schiacciandoli sullo sfondo.
E' possibile utilizzare OTTICHE FISSE, ovvero obiettivi specifici per il tipo di ripresa fotografica desiderata (si dovrà quindi avere un obiettivo apposito per i panorami, uno per ritratti e simili e così via); oppure uno ZOOM, un obiettivo con un sistema di lenti più complesso che consente di regolare la ripresa sia per panorami che per ritratti senza dover cambiare ogni volta l'obiettivo utilizzato. Chiaramente un ottica fissa ha una resa migliore rispetto ad uno zoom (anche se è possibile acquistare zoom di qualità).
La qualità dell'obiettivo è proporzionale al suo prezzo (legato al pregio delle lenti): tendenzialmente all'aumento del prezzo corrisponde un aumento di qualità.
DIAFRAMMA, OTTURATORE E LCD: una volta attraversato l'obiettivo, la luce deve passare attraverso il DIAFRAMMA, foro che regola la quantità di luce che entra dall'obiettivo (la quantità di luce chiaramente è legata anche alla grandezza della lente dell'obiettivo utilizzato: più grande è la lente maggiore sarà la quantità di luce catturata dalla macchina); e l'OTTURATORE, che regola invece il tempo (tempo di esposizione - velocità di scatto) per il quale la luce colpisce il sensore di registrazione, ovvero l'LCD. Minore è la quantità di luce che entra maggiore sarà il tempo di esposizione necessario e viceversa. Un buon bilanciamento tra quantità di luce e tempo di esposizione consente di gestire la MESSA A FUOCO.
Il diaframma è contrassegnato dalla lettera F: ogni macchina ha un range di luce variabile i cui valori massimi sono compresi tra 2.8 e 28. Al valore più basso corrisponde la quantità di luce massima che può entrare dal diaframma. I valori migliori di F per fotografare i nostri dolci sono compresi tra 12 e 18.

Il consiglio dell'esperto: per fotografare i nostri dolci la proporzione migliore è
LCD 24x36mm
obiettivo max 110 mm (i numerini relativi all'obiettivo indicano in millimetri quanto si allunga)
IL FORMATO DELLE IMMAGINI: le immagini possono essere salvate in moltissimi formati diversi...ma per cominciare ci basterà conoscere i due principali.
Solitamente per le foto casalinghe si utilizza il JPEG, un formato compresso dei dati registrati dalla macchina fotografica immediatamente disponibile al'utilizzo riconosciuto come formato universale dalla rete internet. Questo formato però ha anche i suoi contro: infatti a causa della compressione il file si deteriora nel tempo perdendo informazioni, sia lasciandolo fermo che lavorandoci (copiandolo, modificandolo ecc).
Per la fotografia si utilizza il formato RAW, in pratica un negativo digitale della fotografia scattata che contiene tutte i dati registrati dall'LCD integri e stabili (garantisce una maggiore qualità), che però va sviluppato in un secondo tempo tramite appositi software (forniti di solito all'acquisto della macchina fotografica).
Il consiglio dell'esperto: anche se il RAW è un formato più pesante e complesso, è meglio utilizzarlo avendone la possibilità. Diverse macchine infatti offrono la possibilità di creare per ogni foto dueC file: uno RAW e uno JPEG. Il primo servirà da archivio e il secondo potrà essere utilizzato immediatamente.
Per una foto di qualità non ci vuole solo un buon obiettivo, ma soprattutto una LUCE DI QUALITA'.
La luce migliore, per qualsiasi macchina fotografica, è quella solare. Una buona luce ben gestita può dare risultati migliori di lampade e flash.
Caratteristica importante della luce è la COMPONENTE CROMATICA DOMINANTE: ogni luce, in base alla sua temperatura (calore), vibra a una frequenza diversa, la quale a sua volta corrisponde ad una tonalità di colore particolare. Questa tonalità, se pur non visibile ad occhio nudo, viene registrata perfettamente dalla macchina fotografica: è per questo motivo che a volte otteniamo foto con sfumature di rosso, verde, azzurrino ecc. Anche le superfici che riflettono la luce, pensiamo ad esempio semplicemente ai muri del nostro laboratorio, conferiscono una particolare gradazione di colore alla luce (di conseguenza un muro giallino rifletterà una luce giallina e così via).
E' possibile ovviare a questo problema agendo sul bilanciamento cromatico (ovvero su tutti quei puntini che compongono l'immagine, i pixel, che creano i colori combinando tra loro i primari rosso, verde e blu). Per i cibi è consigliabile mantenere una dominante cromatica neutra, che renda appetibili i soggetti fotografati (chi mangerebbe un bignè con una bella sfumatura si verdino???).
Qualcosa in più: nelle impostazioni della macchina di solito è possibile selezionare un'impostazione cromatica standard a livello europeo (riconosciuta anche da monitor di computer, adatta alla carta da stampa ecc) contrassegnata dalla sigla SRGB.
La quantità di luce registrata dall'LCD dà una foto equilibrata oppure, come spesso accade, sovra o sotto esposta (con zone di bianco puro o di ombra molto pronunciata poco piacevoli alla vista). Ormai quasi tutte le macchine fotografiche hanno la possibilità, selezionando le INFO di una fotografia, di visualizzare un grafico/istogramma che descrive la quantità di luce e la sua distribuzione nella foto.
Tutto ciò che esce dal grafico è vuoto: significa che per quella porzione di immagine non ci sono dati registrati e nell'immagine risulterà bianco. Parti completamente bianche all'interno di una fotografia non sono un problema in senso assoluto, ma nella pasticceria potrebbe esserlo: fotografando ad esempio una torta ricoperta di panna, una perdita di informazioni sul bianco toglierà la possibilità di ritoccare l'immagine al computer sulle parti vuote (per accentuare le ombre dando volume ecc.).
NB: la sovraesposizione è spesso il risultato dell'ulitizzo del flash (luce molto forte con decadimento veloce)!!! Crea ombre molto scure, il soggetto risulta sovraesposto anteriormente e lo sfondo si perde.
Nel caso ci si trovasse in condizioni di scarsa luminosità, è possibile aumentare la SENSIBILITA' dell'LCD, scegliendo i valori ISO nel menu della macchina (da 100 a 1600 di media).
Ogni macchina ha la sua sensibilità: è fondamentale eseguire delle prove per valutare a quale valore ISO la mia macchina dà risultati migliori.
NB ricordarsi però che un LCD più sensibile alla luce ritorna un'immagine più sgranata con pixel più grandi.
Il bianco può essere bilanciato anche in modo automatico dalla macchina fotografica (WB - white balance): la macchina riconosce nell'immagine il punto più chiaro e in base ad esso regola la luminosità, bilanciando anche la dominanza cromatica. Non sempre però dà i risultati cercati!!!
In ogni immagine un racconto...
Uno scatto non è solo una questione tecnica. Ogni immagine veicola molti significati, racconta molte cose, parla di ciò che vendiamo e parla di noi. Ogni foto va pensata e costruita minuziosamente e non può essere lasciata al caso, sopratutto se pensiamo che per comunicare qualcosa un'immagine ha bisogno solamente di 1 frazione di secondo!!! Basta così poco perchè le persone che vedono le nostre foto si creino un'opinione sul nostro prodotto e sulla nostra azienda! Un'opinione che guiderà poi le loro scelte...
Il racconto veicolato dall'immagine è il risultato dell'insieme di tutto ciò che è soggetto e contesto della foto. Non c'è nulla di superfluo: non c'è distinzione tra messo a fuoco e sfuocato in merito a comunicazione. Ogni dettaglio per quanto possa sembrare insignificante, contribuirà a creare un'idea particolare del nostro prodotto. Ogni scelta (cosa mettere a fuoco, cosa lasciare sullo sfondo, quali oggetti inserire nella foto, come posizionare il soggetto, quale piano di appoggio utilizzare, quali colori sfruttare ecc) è una SCELTA DI COMUNICAZIONE.
Detto questo, ci sono alcune regole che possono aiutarci a costruire un'immagine efficace:
- il CONTRASTO attira l'attenzione: tutto ciò che spicca rispetto allo sfondo guida l'attenzione verso di sè prima che su tutto il resto. Attenzione però!! Non è necessariamente più memorabile.
- la MESSA A FUOCO guida e pilota l'attenzione nello spazio della foto: tutto ciò che è sfuocato risulta fastidioso alla vista mentre il fuoco balza al centro dell'attenzione
- la REGOLA DEI TERZI: ogni immagine, per quanto riguarda l'occidente, viene letta da sinistra a destra e dall'alto verso il basso (influenza culturale).
Il quadrato in alto a sinistra sarà quello meno memorabile: la curiosità per i successivi sposta velocemente l'attenzione.
Il quadrato in basso a destra invece sarà quello più memorabile perchè l'ultimo 'letto': sarà questo quindi il più adatto a inserire informazioni importanti da comunicare nell'immediato come ad esempio il logo dell'azienda.
Gli incroci sono altri punti in cui si focalizza l'attenzione.
- i COLORI hanno il loro ruolo nell'attrarre l'attenzione di chi guarda: associare l'uso dei colori alla regola dei terzi.
- scegliere il CONTROLUCE o una LUCE LATERALE in base al soggetto e all'effetto desiderato: il controluce è più adatto per soggetti opachi e con superficie grezza/sgranata poichè accentuando luci e ombre mette meglio in risalto le superfici, i dettagli, i volumi (acentua la tridimensionalità); il fuoco è al centro per cui parte della foto si perde nello sfondo!! La luce laterale si adatta molto a soggetti lucidi o con molti dettagli da valorizzare perchè illumina tutto in ogni dettaglio; ha bisogno di uno sfondo creato ad hoc.
La luce va usata, non subita!!!!
Dopo tanto parlare tecnico...finalmente la parte pratica! Costruire un set fotografico in laboratorio con materiali di uso quotidiano...Proviamo!!
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Si dia il via alla sfida!!! Reflex vs scrause! |
Cose da ricordare...
- la luce migliore è la luce del sole...anche se filtrata dalle nuvole!!! Posizionarsi vicino a finestre, vetrine ecc.
- non utilizzare MAI luce diretta!!! crea contrasti troppo pronunciati. Prediligere una luce morbida DIFFUSA o RIFLESSA.
- una luce molto forte avrà anche un riflesso molto forte: potrebbe essere necessario schermare la fonte di luce con un tessuto a trama media (tipo zanzariera)
- prediligere sfondi chiari: il bianco su internet non viene letto. Ciò significa che l'immagine pesa meno e verrà caricata prima.
- tenere conto del rapporto luce-distanza: al raddoppiare della distanza la luce che arriva è 1/4 e viceversa dimezzando la distanza la luce diventa 4 volte più forte. Prediligere una fonte luminosa grande e distante dal soggetto della foto a meno di non ricercare uno stile con forti contrasti di chiaro-scuro.
- sia che si utilizzi controluce, sia con luce laterale aiutarsi sempre con superfici riflettenti per addolcire i contrasti e gestire correttamente la luce per valorizzare il nostro prodotto, giocando su dettagli e tridimensionalità.
- ricordare sempre che non tutte le superfici riflettenti danno un colore neutro!!! Un vassoio dorato rifletterà una luce giallina (adatta per pane, prodotti da forno...), una superficie alluminio azzurrina. Se si desidera un riflesso neutro utilizzare come superficie riflettente il polistirolo (es per dare riflesso bianco sulla panna). LA SCELTA DIPENDERA' DAL SOGGETTO DELLA FOTO. Allo stesso modo anche il piano d'appoggio avrà risultati differenti in base al materiale: molto adatti piani di acciaio, cartoncino bianco...
- scegliere un proprio STILE FOTOGRAFICO: renderà più facile al consumatore riconoscere le nostre foto come un 'marchio' della nostra azienda.
E ora... SBIZZARRITEVI!!!
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